Dopo il Tribunale amministrativo federale, anche il Tribunale federale si è pronunciato in merito alla causa concernente Google Street View, confermando nei punti essenziali la posizione dell'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT).
Il Tribunale federale ha confermato che anche le imprese straniere sottostanno al diritto svizzero e di conseguenza alla vigilanza dell' IFPDT, imponendo a Google condizioni severe per operare in Svizzera. Secondo il Tribunale federale, nell'ambito di Street View, Google elabora dati personali e, pubblicando immagini non (sufficientemente) sfocate, viola in linea di principio il diritto alla tutela dell'immagine e la personalità degli interessati.
Prima di essere caricate nel sito Street View, le immagini di installazioni sensibili, in particolare centri di accoglienza per donne, case per anziani, prigioni, scuole, tribunali e ospedali dovranno essere rese completamente anonime. Il Tribunale federale ha precisato parimenti che, oltre ai volti, non devono essere riconoscibili neppure caratteristiche quali il colore della pelle, l'abbigliamento, gli ausili di persone fisicamente disabili, ecc. Di conseguenza, in questi casi non è sufficiente sfocare i volti ma è necessaria un'elaborazione manuale delle immagini. Il Tribunale federale ha stabilito che le immagini di settori privati non visibili agli occhi di un comune passante non possono essere pubblicate. Per le immagini già in rete, ha fissato a Google un periodo transitorio di tre anni per procedere alla corrispondente correzione, mentre le immagini caricate in futuro dovranno adempiere a detto requisito.
Google dovrà inoltre informare in modo più completo. Da un lato l'impresa dovrà migliorare le informazioni relative ai diritti di opposizione in Internet e accettare anche i reclami presentati per posta. Dall'altro dovrà rendere noto, con un preavviso di almeno una settimana, in quali città e paesi verranno effettuate riprese e, con lo stesso preavviso, quali località verranno messe in rete. Questa informazione dovrà apparire non soltanto in Internet, bensì anche nei media locali.
Per quanto concerne la richiesta avanzata dall'IFPDT di sfocare tutti i volti che appaiono in Street View, il Tribunale federale ha statuito che il margine d'errore non potrà essere superiore all'1 per cento, e questo a condizione che Google migliori costantemente il software al fine di ridurre ulteriormente detto margine d'errore. Google dovrà informare costantemente l'IFDPT in merito a questi miglioramenti.